1. |
deviazione per l'inferno
01:12
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2. |
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redingote nera e capelli scapigliati
non fanno di te un Praga
il tuo spleen non ti rende che uno pseudo-baudelaire
la tua spocchia non paga?
le macchie di inchiostro con cui sporchi il quaderno
son figlie di un' epoca malata
e hai il cuore troppo centrale
rattrappito in mezzo allo sterno
un romantico a milano
guscio vuoto senza nerbo
dici le tue preghierine
ma è il tuo ego il solo verbo,
canti la tua mala vita
vuota come è vuoto il nulla
ti vuoi cinico e spietato,
sei un deserto, terra brulla.
annaffi i tuoi fiori del male
smorti e senza più colore
la tua vita è andata a male
piangi e fingi il mal dei fiori
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3. |
la tirannia dei piaceri
01:12
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goditi! le tue vacanze al mare
goditi! Il centro commerciale
goditi! l'alta definizione
goditi! il mondo in promozione
goditi! il sado-maso-sex
goditi! le fruste e le misstress
goditi! la frutta e la verdura
goditi! l'antipasto di tempura
dov'è il mio desiderio
in questo impero di sensi?
dov'è il mio desiderio
in questa giungla di segni?
goditi! i surgelati bio
goditi! il carnevale a rio
goditi! il culo delle jeunes filles
goditi! coca-cola ed happy meal
goditi! happy hours, margarita
goditi! il gusto pieno della vita
goditi! questo bel passaggio
goditi! la catena di montaggio
la mia passione muore
sotto le tue insegne
la mia passione muore
sotto la tua ingiunzione
a quale nuovo dio va la mia devozione
a quale nuovo culto e parola insigne
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4. |
àboutdesouffle
02:37
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forse è così, ho vissuto
al di sopra dei miei mezzi
ho sperperato i battiti del cuore
ho intaccato la polpa
non mi sono conservato nel candore
del tuo balsamo
ho consumato ogni stilla di sangue
sciupato anche il duro dell'ossa
(perché la vita è un mare di vampe
è così che ho voluto bruciare
donando il mio soffio a una festa
che faccia di vita tempesta!)
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5. |
acéphale
02:24
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la vita umana non può più servire da testa e ragione dell'universo.
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6. |
der siebente kontinent
02:08
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7. |
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voglio farla finita col tempo
con la nostalgia, con la memoria
voglio farla finita con questa storia
che ci sta davanti nei musei
questa storia che insegna uno spazio
che è solo insediamento
luogo di culto
teatro delle ombre
voglio farla finita con questa storia
incapace di darsi all'esperienza
di connettersi nella redenzione
alla distruzione rivoluzionaria
capace solo del progresso
che accumula discariche dietro i discount
che paga l'obesità al peso della fame
dinnanzi al paganesimo della vostra modernità
io prego la cecità dei vostri figli abortiti
e chiedo una tregua alle vostre crisi senza età
chiedo una fine un epilogo
alle vostre miserabili vite di truffati
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8. |
la tua vita, (dif)ferita
02:28
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vesti la vita investi su te
nutriti della tua immagine
scotomizzati al sentire
guardarsi vivere sentendosi morire...
la mia parola
non è il mio soffio
la mia lettera
non è la mia parola
perchè il mio soffio
non è più il mio corpo
perchè il mio corpo
non è più la mia vita
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9. |
bruitage
00:48
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10. |
mille plateaux
01:18
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Non mettere radice ma rizomi
Non mettere radice ma rizomi
Non mettere radice ma rizomi
Non mettere radice ma rizomi
Diventa variazione infinita
Che a concatenamenti da vita
diventa variazione infinita
che a concatenamenti da vita
nessun individuo o soggetto
ma sintesi disgiuntiva
centro virtuale d’ incontro
di una relazione costitutiva
di corpi e segni
produrre linee di fuga
per ineffettuare gli apparati di potere
rovesciare la vita segmentata
fatta di morte lenta insulsa organizzata
non mettere radice ma rizomi
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11. |
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prendi per mano gli scarti
prendi per mano gli aborti
prendi per mano le vite mancate
prendi per mano le vite sciupate
e li condurrai nell'altrove
e li condurrai nel riscatto
e conosceranno l'amore
dimenticheranno il ricatto
avranno il futuro alle spalle
avranno il passato davanti
le cose già state saranno di nuovo
redente da ogni digiuno
gli atti mancati saranno compiuti
i giorni mai stati saranno vissuti
alba messianica accesa favilla
luce bagliore scintilla
redimono gli avi asserviti
riesumano i cristi sepolti
sconfiggono l'ombra: l'amore di un raggio
di luce che illumina i volti
e costruiremo con le scorie
vie diverse, storie nuove...
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12. |
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la jeune fille è una menzogna che culmina sul viso. è la forma più pura del rapporto reificato. è l'equivalente generale di ogni desiderio scaduto. neutra, patinata, prevedibile.. la jeune fille assomiglia alla sua fotografia. la jeune fille è il capitale a un tal livello di accumulazione da divenire moneta vivente. è il valore che si fa corpo, lo segna e lo designa come momento della sua riproduzione. la jeune fille è la merce scambiata nel supermercato della socialità. espropriata di tutto alla jeune fille non resta che la sua forza-seduzione. quando la jeune fille ti sorride, sta lavorando! la maschera che indossa la jeune fille è il suo viso. il corpo della jeune fille è un carnaio di segni. la jeune fille appare perché è bella, è bella perchè appare. la jeune fille è una forma piena di nulla. la jeune fille siamo tutti noi: morte alla jeune fille!
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13. |
irene girarde
01:32
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14. |
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la rabbia che acceca ridarà la vista
l'occhio mostrerà il suo vetro
lo schermo il suo inganno
la vita vuole vivere
e i fuochi dei proiettori non la potranno mai bruciare!
non amo il cinema
ma un' insurrezione
che mi è promessa ogni mattina
quando rivedo violette nozieres
o un monumento eretto
a serge berna
sarà reso a cesare quel che è di cesare: 23 pugnalate!
urla in favore di sade
urla in favore di sade
urla in favore di sade
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15. |
batte botte
04:01
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ne la nave
che si scuote,
con le navi che percuote
di un’aurora
sulla prora
splende un occhio
incandescente:
(il mio passo
solitario
beve l’ombra
per il quais)
ne la luce
uniforme
da le navi
a la città
solo il passo
che la notte
solitario
si percuote
per la notte
dalle navi
solitario
ripercuote:
così vasta
così ambigua
per la notte
così pura!
l’acqua
(il mare
che n’esala?)
a le rotte
ne la notte
batte: cieco
per le rotte
dentro l’occhio
disumano
de la notte
di un destino
ne la notte
più lontano
per le rotte
de la notte
il mio passo
batte botte.
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16. |
marilyn
00:26
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Sigarette finite
Martini finito
Meritavo di più
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detour Torino, Italy
Del perché la schizofrenia è più di una malattia... non è il primo né l’ultimo album dei Detour, ma l’unico, col quale hanno sdetto tutto ciò che dovevano e disfatto tutto ciò che potevano. I Detour non fanno live, la vita fino a prova contraria non vive. Questo disco non è un debutto né un addio: non ha fine ciò che s’ostina a non iniziare. ... more
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